«Paure», acronimo «potrei avere una reazione estrema» che con la sceneggiatura e la regia di Clelia Sedda mette in scena «le paure di quello che non si conosce». L' idea dello spettacoloandato in scena all'Antoniano di Bologna e all' Itc Teatro, è nata al termine di un progetto, diretto da Monica Brandoli, che ha coinvolto 120 tra operatori sociali e forze dell' ordine, che molto spesso si trovano ad agire insieme in situazioni difficili. Uno sgombero da eseguire o un trattamento sanitario da effettuare: quante volte il quotidiano mette davanti a queste situazioni delicate il medico del servizio psichiatrico e il carabiniere, o il mediatore culturale e il vigile urbano, fianco a fianco per applicare una norma, ma spesso «divisi» dall' approccio alla situazione. Uno spettacolo teatrale sul filo dell' ironia può aiutare allora a capirsi meglio. Così a Clelia Sedda, attrice comica bolognese, è stato dato il compito di ideare uno spettacolo che raccogliesse le esperienze nate dal corso. Ne è venuto fuori un' opera teatrale con una ventina di attori non professionisti, scelti tra chi aveva partecipato al corso (sono appunto il vigile urbano, il medico, l' operatore sociale) che in monologhi o voci di gruppo della durata di circa quattro minuti l' uno, mettono in scena paure, luoghi comuni, tic professionali. Tutto giocato sul filo dell' ironia, vengono rappresentati i timori dell' anziana per gli immigrati, la tossicodipendente con i suoi riti quotidiani, il giovane bolognese tra conformismi e luoghi comuni. I costumi di scena sono di Andrea Gnudi. «Hanno detto che «Paure» è uno spettacolo bello e serio - dice Sedda -. Mi sembra una buona definizione. Mettiamo in scena le paure comuni, quella per chi non si conosce, come la pensionata atterrita dai ragazzini marocchini fino al giorno che non l' aiutano a portate la spesa su in casa, ma anche quella che è il rovescio della medaglia di qualcosa che si desidera e non si ottiene. O i timori che crescono perché senti sfuggirti qualcosa». Non sarà comunque solo una sera a teatro, ma il primo di una serie di incontri che l' assessorato alla Qualità sociale di San Lazzaro intende strutturare. Per far partire un progetto di formazione integrata per chi lavora sul territorio affrontando le situazioni di emergenza sociale. «Siamo interessati anche noi a migliorare l' operatività di chi deve fare interventi delicati - dice l' assessore Manlio Balestrini -. Giovedì saremo al teatro, e inviteremo i responsabili dei servizi sociali e i comandi dei Vigili urbani e dei Carabinieri» La Repubblica
Il Musical teatrale surreal comico che nasce dall’idea di far collaborare i «Maledetti sbirri e le crocerossine invasate», le forze dell’ordine e gli operatori dei servizi socio-sanitari pubblici e privati. 25 attori partecipano allo stage teatrale e vanno in scena al Teatro Antoniano con i vari attori sociali della città: il negoziante, lo studente, il politico, il bottegaio, il tassista, il tossicodipendente, l'operatore sociale, la forza dell'ordine, i pensionati, le madri, i bambini, i politici, i proprietari di immobili. E anche due prostitute, interpretare nientemeno che da due poliziotti. La prima è al teatro dell’Antoniano e viene replicato oltre che all’ITC, anche nel carcere della Dozza
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