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Peccati

Dottoressa morta per strada. Carabiniere ruba una borsa

Con due morti a terra, vari feriti e investitori in fuga, ha pensato di prelevare dall'auto di uno di essi una borsa e poi utilizzare un bancomat rubato per giocare in due sale slot di Dalmine (Bergamo).

Il colpevole è un carabiniere in servizio alla tenenza di Seriate (Bergamo), che domenica 8 settembre era intervenuto dopo l'investimento e l'uccisione di Eleonora Cantamessa, la dottoressa travolta mentre soccorreva l'indiano Baldev Kumar, pure deceduto. Lo scrive oggi L'Eco di Bergamo. A scoprire l'autore del furto sono stati i suoi colleghi, i carabinieri di Bergamo e Grumello. Il militare non si è fatto scrupoli di fronte alla tragedia che si era appena consumata a Chiuduno (Bergamo). Tra cadaveri, feriti e delinquenti in fuga, ha pensato a far sparire la borsa abbandonata sull'Audi A2 di Joana Maria Busucic, barista romena che a sua volta aveva accostato per dare una mano nei soccorsi, e di appropriarsi del bancomat che avrebbe poi usato per giocare alle videolottery in due sale slot di Dalmine. I suoi colleghi lo hanno riconosciuto dalle immagini delle due sale slot. E' stato denunciato per furto e indebito utilizzo di carte di credito.

Pellico, Silvio

Chi opera per sincera coscienza può errare, ma è puro innanzi a Dio.  

Pelt, Lucy van

Non ho mai fatto un errore in vita mia. Una volta ho creduto di averne fatto uno. Ma mi sbagliavo. 
Charles M. Schulz, Peanuts

Penicillina

“Quando, quel 28 settembre 1928, mi svegliai, subito dopo l’alba, non era certamente mia intenzione rivoluzionare tutta la medicina, scoprendo il primo antibiotico del mondo, o killer di batteri… ma credo sia esattamente quello che feci”. La scoperta, quella della penicillina, era arrivata così, inaspettata, dalla più fortunata contaminazione da laboratorio che la storia ricordi.

Lui, Alexander Fleming (1881-1955), batteriologo presso il Saint Mary's Hospital Medical School, a Londra, si era preso una pausa, aveva fatto le valigie e se ne era andato in vacanza lasciando incustodita sul bancone qualche piastra di Petri con gli stafiloccocchi. Quando tornò al lavoro, però, non trovò la piastra invasa da batteri, anzi. Un fungo, probabilmente sfuggito dal vicino laboratorio di micologia, aveva contaminato la coltura batterica in modo alquanto bizzarro: dovunque fosse cresciuto, (e nelle immediate vicinanze), di stafilococchi neanche l’ombra. 

Di nuovo un colpo di fortuna. Era successo, infatti, già qualche anno prima, nel 1922, che il caso fosse stato dalla parte di Fleming. Quella volta, lui era influenzato, ma era andato lo stesso in laboratorio e, mentre osservava le sue culture batteriche, il naso gocciolò. Anche in quel caso, i batteri scomparirono e Fleming stava per scoprire il lisozima.

Eppure, quando la fortuna ribussò, nel 1928, tutto quello che fece Fleming fu identificare il Penicillium notatum come il fungo miracoloso. Poi si fermò, o quasi. Forse fu perché in laboratorio non riusciva a produrre abbastanza penicillina, come lui stesso chiamò la sostanza battericida: avrebbe voluto testarne gli effetti in vivo sui topi, ma dopo circa quattro anni smise di lavorarci. Per fortuna qualcuno, circa un decennio dopo, riprese in mano l’articolo originale pubblicato da Fleming sul British Journal of Experimental Pathology e decise che era venuto il momento di passare ai test. 

La II Guerra Mondiale era cominciata da poco ed Ernst Boris Chain e Howard Walter Florey lavoravano all'università di Oxford. Tema della ricerca: sostanze con potenzialità antibatteriche. La scelta cadde sulla penicillina. Così, dopo innumerevoli sforzi per ottimizzarne l’estrazione (all’inizio, infatti, era appena un grammo la polverina prodotta da cento litri di colture fungine), Chain e Florey somministrarono la penicillina ad alcuni topolini infettati da streptococco e ne utilizzarono altri malati come controllo. Funzionava: la molecola di Fleming combatteva le infezioni battetriche anche in vivo. Non rimaneva che provarla sull’essere umano. 

Albert Alexander, poliziotto di mezz’età età colpito da infezione inseguito a una ferita, fu il primo a ricevere una dose della penicillina prodotta da Chain e Florey. Gli effetti furono miracolosi. Purtroppo, però, l’antibiotico non bastò (quantitativamente) a far tornare in forze il poliziotto, che morì.

Perfezione

La perfezione ha un grande difetto; tende ad essere noiosa.
Perfection has one a grave defect: it is apt to be dull

W.S. Maugham (1874-1965) The summing Up

Phelps, Edward John

(1822-1900)

Nullafacente

"L'uomo che non fa errori di solito non fa niente"
"The man who makes no mistakes does not usually makes anything". Da un discorso tenuto a  Londra il 24 gennaio 1899 presso la Mansion House

"È meglio un' amministrazione onesta e capace di una politica errata di una amministrazione corrotta e incapace di una buona."
"Better a hundred times an honest and capable administration of an erroneous policy than a corrupt and incapable administration of a good one."

Poter errare

"Il potere logora chi non ce l'ha", diceva Andreotti

Il potere c'è e qualcuno ne ha bisogno. Può essere esercitato per il bene e per il male. Ma è proprio il potere che pretende di far del bene, che aggiunge crudeltà e umiliazione con la pretesa di verità, il più pericoloso. Solo quel potere che sa di essere impastato con l'errore, che non rinuncia a perseguire obbiettivi alti, che riconosce diverse verità morali, senza illudersi e imporre un'unica verità, che sa di non sapere, che sa chiedere scusa, l'unico potere che, chi proprio desidera, può servire. 

 

Le frasi più famose di Giulio Andreotti:

 

"Aveva spiccatissimo il senso della famiglia. Era infatti bigamo ed oltre."

"Ci sono pazzi che credono di essere Napoleone e pazzi che credono di poter risanare le ferrovie dello Stato."

"In politica i tempi del sole e della pioggia sono rapidamente cangianti."

"Meglio tirare a campare che tirare le cuoia."

"Non bisogna mai lasciare tracce."

"A parte le guerre puniche, mi viene attribuito veramente tutto."

"A parlare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina."

"Preferisco andare ai battesimi piuttosto che ai funerali."

"Non basta avere ragione: bisogna avere anche qualcuno che te la dia."

"Se fossi nato in un campo profughi del Libano, forse sarei diventato anch'io un terrorista."

"Ho visto nascere la Prima Repubblica, e forse anche la Seconda. Mi auguro di vedere la Terza."

"I miei amici che facevano sport sono morti da tempo."

"L’umiltà è una virtù stupenda. Ma non quando si esercita nella dichiarazione dei redditi"

"Amo talmente tanto la Germania che ne preferivo due"

"La cattiveria dei buoni è pericolosissima"

"Quando scrivo un libro non mi estraneo dal mio impegno politico anche se cerco di immedesimarmi a fondo nelle situazioni studiate e descritte, attualizzandole e prendendole in un certo senso a prestito"

"Clericalismo: la confusione abituale tra quel che è di Cesare e quel che è di Dio."

"Vi è un genere pericoloso di numismatici: i collezionisti di moneta corrente."

"Essendo noi uomini medi, le vie di mezzo sono, per noi, le più congeniali."